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Alcuni peccati possono essere lavati solo col sangue... Due morti sconvolgono la quiete di una piccola isola al largo della costa svedese. Prima il cadavere di una ragazzina riemerge dalle gelide acque del lago di una cava, poi una ricca collezionista di libri antichi viene trovata riversa in una pozza di sangue in casa sua. Se dai tagli sui polsi sembrerebbe che la ragazzina si sia suicidata, la donna invece è stata uccisa con numerose pugnalate al petto, e presenta anche una strana ferita alla gola: due linee nette che s'intersecano a formare una croce. A indagare sui casi è Sanna Berling, una donna in bilico sull'orlo dell'abisso. Tornata in servizio dopo che un incendio doloso le ha strappato via la famiglia, tiene sempre in tasca l'indirizzo del piromane, assolto per un cavillo legale, e spera che il lavoro la distolga dalla sete di vendetta che le avvelena l'anima. Nello studio della collezionista, l'attenzione di Sanna viene subito catturata da un quadro che rappresenta un gruppo di giovani col volto coperto da maschere di animali. Un dettaglio, quello, che potrebbe collegare la vittima alla ragazzina della cava. E quando un secondo cadavere, e poi un terzo, vengono rinvenuti con la stessa croce segnata sul collo, Sanna si convince che quella catena di morte affonda le radici nel passato e che è solo all'inizio. Per spezzarla, ha un unico testimone: Jack, il figlio tredicenne di una delle vittime, che potrebbe aver visto l'assassino. Ma il ragazzo è sotto shock e non parla con nessuno. Eppure, se è nella stessa stanza con Sanna, i suoi occhi si accendono di una luce diversa. Solo lei può convincerlo ad aprirsi, riportando alla luce una verità che in molti, sull'isola, preferirebbero restasse sepolta...